La casa dei bambini è un’alternativa possibile

 La scuola pubblica è spesso problematica

Per molte famiglie la scuola pubblica così com’è organizzata, rappresenta una difficoltà quotidiana:

  • spesso si attivano dinamiche competitive tra gli studenti
  • gli studenti sono costretti a fare a casa ore di compiti e i genitori sono costretti a seguirli fino a tarda ora per accertarsi che li eseguano
  • i ragazzi frequentano malvolentieri, in alcuni casi sono magari frustrati perché non riescono a farlo secondo i tempi e i modi di cui avrebbero bisogno
  • è noto che la scuola è datata: fornisce informazioni preconfezionate invece degli strumenti per elaborarle in autonomia (quegli strumenti di ricerca, di senso critica e di autocontrollo che gli torneranno utili per tutta la vita)

Insomma, la scuola pubblica non è sempre un ambiente di interazione sociale positiva. E è per tutti questi motivi che sempre più famiglie cercano alternative alla scuola pubblica.

La casa dei bambini è un’alternativa possibile

Spesso si confonde l’obbligo di istruzione con l’obbligo di frequentare una scuola. Eppure la nostra Costituzione ammette l’educazione parentale (cfr. Art. 111). Ciò significa che l’istruzione non deve avvenire esclusivamente in un istituto pubblico: può avvenire ad esempio in una struttura privata, oppure a casa.

Perché ciò sia possibile basta comunicare alla Direzione Didattica di propria competenza che si intende ritirare lo studente da scuola per proseguire con l’educazione parentale.

Le realtà attive in questo senso sono numerose: dall’homeschooling (quando sono i genitori a fare da ‘insegnanti’ e lo fanno a casa) alle scuole democratiche, libertarie, di ispirazione steineriana, montessoriana.


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Tel. 327.1418465 (solo WhatsApp)
Email: parentale.lavocedeibambini@gmail.com